“Quando percorro la stretta e ciottolosa strada bianca che fiancheggia gli ordinati filari di Ariola mi capita di rimanere intrappolato, per un istante, nelle trame di una tela dipinta dalla natura.
Il bruno e granuloso silenzio delle zolle d’argilla interrotto dal vivace colore dei pampini, ora rossi vermiglio, ora dorati, ora verdi brillanti, mi ricorda il passare del tempo e delle stagioni. Il legame con la mia terra.
E penso a come passato e presente convivano. Come terra e vigna si intreccino per generare materia da un unico frutto: vita e vite.”
Prepariamo la nuda terra ad accogliere i futuri frutti. La lavoriamo dolcemente rispettando tempi e cadenze stagionali
I primi tiepidi raggi si posano sul verde. Ancora una volta la fatica dell’inverno si trasforma in energia, forza vitale che nutrirà i frutti
Osserviamo la natura per cogliere in lei segnali e consigli. È tempo di raccogliere. Di avviare il delicato equilibrio della trasformazione e custodirne il succo maturo
Il tempo è Padre. Abbiamo imparato ad ascoltarlo. E a portare dentro il nostro vino tutti i suoi saperi
L’esperienza è ricchezza. Custodirla con cura è il modo migliore per farla risplendere nei nostri vini
Il legame con la terra diviene materia. Racchiuso in piccole perle di luce sublima nell’etere. Passato, presente, futuro si sfiorano. Fino a toccarsi. Un nuovo inizio che nasce…
Lavoriamo osservando il calar del sole che accarezza per tutto il giorno i nostri filari. Lievemente inclinati e ben esposti.
Dal grappolo al vino passa tutta la nostra storia e il sapere odierno, la passione e la volontà di affinare la qualità delle uve e i metodi di vinificazione.
Ai fianchi del colle giace un luogo speciale, dove il tempo riposa e trasforma il mosto maturo in vino Ariola
Il lieve e rossiccio imbrunire lascia spazio a serate frizzanti ricche di gusto. Un’esperienza che difficilmente potrai dimenticare